Monumento equestre a Vittorio Emanuele II a Milano
Ho scattato questa foto stamattina, beccando un cielo milanese azzurrissimo.
Si tratta di un monumento equestre molto noto in quanto svetta in mezzo a Piazza Duomo a Milano: è quello dedicato a Vittorio Emanuele II.
Commissionato da Umberto I nel 1878 dopo la morte del padre, è stato eseguito dallo scultore romano Ercole Rosa ed è stato posizionato dove si trova attualmente solo nel 1896.
La scultura è interamente realizzata in bronzo, come anche gli altorilievi (con i bersaglieri risorgimentali) e rappresenta il re mentre guida i soldati nella Battaglia di San Martino (24 giugno 1859). Il basamento è invece in marmo di Carrara e granito.
Ma veniamo al cavallo. È evidente tanto nel cavallo quanto nel suo cavaliere come lo scultore abbia voluto rappresentare una figura in movimento, quindi dinamica e fiera allo stesso tempo. La coda del cavallo, per esempio, è un chiaro esempio di dinamicità. La postura generale dell'animale fa intendere che il cavallo, molto focoso, viene contenuto dalla mano del suo cavaliere e frena bruscamente puntando i quattro arti sul terreno.
(una precisazione dovuta: quelle piccole escrescenze che spuntano ogni tanto sulla statua non sono opera di Ercole Rosa! Si tratta dei cari vecchi piccioni, animali molto appassionati d'arte, che amano appollaiarsi sui monumenti, equestri e non, di tutto il mondo) : )
Si tratta di un monumento equestre molto noto in quanto svetta in mezzo a Piazza Duomo a Milano: è quello dedicato a Vittorio Emanuele II.
Commissionato da Umberto I nel 1878 dopo la morte del padre, è stato eseguito dallo scultore romano Ercole Rosa ed è stato posizionato dove si trova attualmente solo nel 1896.
La scultura è interamente realizzata in bronzo, come anche gli altorilievi (con i bersaglieri risorgimentali) e rappresenta il re mentre guida i soldati nella Battaglia di San Martino (24 giugno 1859). Il basamento è invece in marmo di Carrara e granito.
Ma veniamo al cavallo. È evidente tanto nel cavallo quanto nel suo cavaliere come lo scultore abbia voluto rappresentare una figura in movimento, quindi dinamica e fiera allo stesso tempo. La coda del cavallo, per esempio, è un chiaro esempio di dinamicità. La postura generale dell'animale fa intendere che il cavallo, molto focoso, viene contenuto dalla mano del suo cavaliere e frena bruscamente puntando i quattro arti sul terreno.
(una precisazione dovuta: quelle piccole escrescenze che spuntano ogni tanto sulla statua non sono opera di Ercole Rosa! Si tratta dei cari vecchi piccioni, animali molto appassionati d'arte, che amano appollaiarsi sui monumenti, equestri e non, di tutto il mondo) : )
Complimenti per la foto!
RispondiEliminaGrazie! =)
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