Géricault, il pittore dei cavalli

C'è un pittore, francese, uno dei massimi esponenti dell'arte romantica, conosciuto anche come "il pittore dei cavalli". È Jean-Louis Théodore Géricault.
Nato a Rouen il 26 settembre 1791, a quattro anni si trasferisce a Parigi città in cui, grazie alle condizioni agiate della famiglia, riesce a studiare e a portare avanti la sua passione per l'arte, per la vita militare e per i cavalli che saranno protagonisti e fonte di ispirazione di moltissime sue opere.
Scherzo del destino, nel 1824, a Parigi, Géricault morirà quasi trentatreenne in seguito a complicazioni seguite a una rovinosa ma sottovalutata caduta da cavallo.
Ciò che colpisce delle opere di Géricault è la sua capacità di rappresentare il cavallo non limitandosi soltanto alla riproduzione meticolosa delle sua fattezze fisiche, ma riportando agli occhi di chi guarda il mondo interiore dell'animale, con le sue paure, il suo istinto, la nevrilità o la docilità, il carattere insomma di ogni soggetto, che sia un cavallo da lavoro o il più elegante Arabo. 
Questa incredibile dote di lettura interiore non sarebbe stata possibile se Géricault non avesse nutrito una grande passione e ammirazione per questo straordinario animale.

Cavallo arabo bianco-grigio, 1812 circa, 60 cm x 73 cm, olio su tela, Rouen - Musée des beaux-arts
Il soggiorno di Géricault in Inghilterra lo spinse a ritrarre molti cavalli da corsa con fantini, il viaggio in Italia, invece, lo fece innamorare del genio di Michelangelo e del barocco e lo portò a ritrarre scene come quella qui sotto:

Cavallo trattenuto da schiavi, 1817 circa, 48 cm x 60 cm, olio su cartone e tela, Rouen - Musée des beaux-arts
Il dipinto si ispira, come altri di questo periodo, alle corse di cavalli liberi in Via del Corso a Roma. Retaggio, forse, della spettacolarizzazione della crudeltà cominciata dagli antichi Romani con i giochi al Colosseo.
Anche in questo dipinto mi sembra evidente la grande capacità dell'artista, romantico per eccellenza, di mettere a fuoco i sentimenti e le pulsioni, tanto degli uomini quanto dell'animale.

Di seguito il link al sito del Museo di Rouen in cui sono conservate le due opere che vi ho proposto =)
Musée des beaux-arts Rouen
 
Buona domenica!

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