Il purosangue (St. Mawr)_di D. H. Lawrence

I ristampa OscarMondadori maggio '77_copertina di Ferenc Pinter
Avete mai sentito parlare di St. Mawr?

St. Mawr è il titolo originale di un famoso e molto ben riuscito romanzo breve (o racconto lungo) di David Herbert Lawrence (più noto per aver scritto L'amante di Lady Chatterley) tradotto nella versione italiana con il titolo Il purosangue.
D. H. Lawrence (Eastwood 1885 - Vence 1930)
Lawrence, inglese ma trasferitosi in America per qualche tempo, lo scrive di rientro da un viaggio in Inghilterra con l'intento di dar sfogo alla propria disapprovazione verso la cosiddetta "civiltà" del Vecchio Continente, in particolare proprio quella inglese, che considerava ormai abbondantemente superata, rispetto a quanto di primitivo e autoctono respirava ancora nel Nuovo Continente. 

A dare corpo a questa protesta è proprio un cavallo, un purosangue, St. Mawr, che Lady Carrington, una delle due donne americane protagoniste della storia, acquista a Londra per farne dono al marito Rico, inglese, che di avere un cavallo non ne ha proprio voglia anzi, preferirebbe di gran lunga un'automobile. 
Quando Rico, in seguito a un incidente causato dal cavallo, decide di vendere St. Mawr, la storia comincia effettivamente a prendere forma. 
Protagoniste del romanzo sono certamente le due donne americane, Lady Carrington e sua madre, Mistress Witt, ma fulcro di tutto il racconto è senza dubbio St. Mawr, simbolo della forza indomabile, disarmante e autentica della Natura.
Tra i personaggi maschili, invece, dominano le figure, interessanti quanto a tratti imperscrutabili, dei due palafrenieri della famiglia Carrington, Phoenix (americano, di Phoenix appunto, per metà messicano e per metà indiano Navajo, già alle dipendenze delle due donne) e Lewis (gallese, da sempre con St. Mawr, entra alle dipendenze della famiglia in seguito all'acquisto del purosangue).

La mia edizione del romanzo è la I ristampa Oscar Mondadori, anno 1977, e vanta una illustre traduzione dall'inglese ad opera di Elio Vittorini. La copertina, a mio giudizio splendida, è invece di Ferenc Pinter. Per me una sorta di piccolo gioiello! 

E' difficile spiegarsi, milady. Se fosse un uomo direi che qualcosa gli è andata male nella vita. Ma per una bestia non si può dirlo. Un puro sangue come St. Mawr bisogna comprenderlo, e io non so se qualcuno ci sia mai riuscito. Confesso che nemmeno io... Ma ho capito che si tratta di un animale non comune che occorrerebbe tenere in una speciale maniera; non so poi quale... (pagg. 50-51)

Commenti

  1. Copertina eccezionale! Già da sola invoglia irresistibilmente a leggere il libro, questa recensione fa il resto.

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