A cavallo nel fuoco per celebrare Sant'Antonio Abate, patrono degli animali domestici

Ho appena visto una serie di foto sul sito del Corriere della Sera (potete vederle tutte cliccando questo link: Madrid, a cavallo nel fuoco per Sant'Antonio ) e non ho potuto fare a meno di riportare qui il mio terribile disappunto e sconforto. 
Oggi, 17 gennaio, si festeggia Sant'Antonio Abate, conosciuto anche come Sant'Antonio del Fuoco in seguito alla credenza secondo la quale il santo scendesse tra le fiamme degli Inferi per strappare al diavolo le anime dei peccatori. Sant'Antonio Abate è inoltre noto anche come il protettore degli animali domestici. 
Si legge su corriere.it :

Un uomo cavalca un cavallo attraverso un falò durante le celebrazioni nel giorno di Sant'Antonio, il santo patrono degli animali, a San Bartolome de Pinares, 100 km da Madrid, in Spagna. Centinaia di persone si sono riunite nella cittadina spagnola durante le "Luminarias", una festa tradizionale vecchia 500 anni istituita per purificare gli animali e proteggerli per il futuro. (Ap)
Con tutto il rispetto per le tradizioni, credo però che spesso si oltrepassi il limite della decenza. Secondo me a molti non è per niente chiaro il confine che c'è tra l'essere eroi (come ad esempio i tanti vigili del fuoco, per rimanere in tema, che rischiano ogni giorno la propria vita per salvarne altre, e spesso sono volontari) e l'essere dei pazzi esaltati che tra un bicchiere di vino e l'altro decidono di ricordare Sant'Antonio, patrono degli animali domestici, costringendo dei poveri cavalli senza colpa a lanciarsi nel fuoco e rischiando essi stessi la vita. 
Io trovo che questo voler perpetuare a tutti i costi delle tradizioni solo per dare spettacolo di sé non sia solo terribile ma anche del tutto anacronistico. Ma da cosa devono essere purificati questi poveri animali? Forse dall'essere ignobile che hanno in groppa? 

Sant'Antonio prega per noi (e non dimenticare i cavalli!)

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