Maslogarth e Angelo: un'amicizia lunga una vita



Maslogarth e Angelo Garbati - foto da Cavallo2000.it
Avrei tanto voluto conoscerli, Maslogarth e Angelo. 
A qualcuno questi due nomi potrebbero dir tanto, ad altri invece niente. Fino a pochi giorni fa neppure io li conoscevo, ma la loro storia è davvero bellissima e merita di essere raccontata. 
Solitamente sono il marcio e il negativo a far notizia. Naturalmente denunciare e far conoscere quanta cattiveria e ignoranza c'è in giro, anche nel mondo dell'equitazione, è giustissimo e utilissimo, ma altrettanto giusto e utile è diffondere storie come questa, che raccontano di amicizia, di amore e di rispetto incondizionati.

Maslogarth è venuto a mancare pochi giorni fa, all'Ippodromo di San Siro, dove è sempre vissuto. Aveva 30 anni. Angelo Garbati, invece, di anni ne ha 85 ed è quello che si dice "un uomo di cavalli". 
Acquistò Maslogarth alle Aste di Settimo Milanese, era un puledro di un anno, e da allora non si sono mai lasciati. 
Quando nel 1995, all'età di 11 anni, il bel baio ha concluso la propria carriera agonistica, per volere della società che gestiva l'ippodromo, la Società Milanese Corse Cavalli, gli fu reso disponibile un box a titolo completamente gratuito e Maslogarth è diventato così la mascotte di San Siro, un punto di riferimento per i frequentatori del posto, un maestro per i bambini che con lui hanno scoperto il meraviglioso mondo dei cavalli, un supporto per i giovani fantini che sulla sua groppa hanno incominciato la propria carriera.    

Il suo amico di sempre, però, è stato Angelo Garbati con il quale Maslogarth ha trascorso 29 dei suoi 30 anni di lunga e gloriosa vita. 
Gli ultimi momenti insieme - foto da vendopuledri.it
La foto qui accanto non ha bisogno di troppe parole. 
Io non li ho conosciuti, ma dalle immagini che ho visto traspare un legame profondissimo di amore e reciproco rispetto. 
Sicuramente sono molti di più i casi tristi, che lasciano l'amaro in bocca e le lacrime negli occhi, di cavalli anziani, non più utili e profittevoli, lasciati finire in condizioni pietose o mandati a morire chissà dove, ma davanti a storie come questa mi ricarico di nuova speranza e le lacrime agli occhi mi vengono, ma per la tenerezza e la gioia che una storia come questa è possibile anche nella vita reale e non soltanto nei film. 

Il mio pensiero va a Maslogarth e ad Angelo, che ha davvero tutta la mia stima. 

Grazie a voi per aver regalato una nuova, grande dose di speranza a tutti quelli che, come me, credono al legame bellissimo, profondissimo e a volte inspiegabile che può nascere tra un uomo e un cavallo. 



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