Fieracavalli 2013: bilancio conclusivo

Campagna 2013 con le due figure affiancate, che guardano nella stessa direzione.  Ha giustamente sostituito la precedente versione, con i due profili contrapposti frontalmente, che dava un'idea di sfida più che di cooperazione.

Si è conclusa ieri l'edizione 2013 di Fieracavalli e i numeri parlano chiaro: 2.000 visitatori in più rispetto alla scorsa edizione per un totale di circa 158.000 persone accorse quest'anno al polo fieristico veronese.

Non si tratterebbe di cifre da capogiro se non fossimo in tempo di crisi, ma vista la situazione attuale, che non ha bisogno di presentazioni, direi che senza dubbio Fieracavalli 2013 ha compiuto, a 115 anni dall'esordio, un ulteriore passo avanti nella giusta direzione.
Inoltre è stato registrato un forte aumento anche in termini di partecipazione internazionale. L'evento ha avuto una forte eco oltre confine anche grazie ai 60 giornalisti esteri accreditati provenienti da 20 differenti nazioni.

Detto ciò, veniamo alla mia esperienza. Venerdì ho partecipato anche io per la prima volta a Fieracavalli. Ho deciso di andarci di venerdì per evitare il sovraffollamento facilmente prevedibile del fine settimana.
Appena arrivata sono stata colta da una sorta di panico. Nonostante mi fossi munita all'ingresso della "guida del visitatore" non avevo la minima idea di dove andare: troppe cose da fare, da vedere, da scoprire e poi... il pensiero che ci fossero 3.000 cavalli, tutti lì, mi faceva girare la testa (tornando per un attimo ai numeri, quest'anno a Verona c'erano 500 cavalli in più rispetto all'anno scorso).

Avendo una sola giornata a disposizione (tra biglietto di ingresso e parcheggio un pò di soldini vanno via) ho fatto una selezione di cose che assolutamente non volevo perdermi e poi ho fatto un giro di tutti i padiglioni per avere un'idea complessiva dell'evento.

Posso dire che effettivamente Fieracavalli, forte della sua tradizione e della sua esperienza, ma anche della capacità di rinnovarsi, è riuscita a dare spazio alla molteplici sfaccettature che caratterizzano il mondo del cavallo e dei suoi sostenitori e appassionati. C'era l'equitazione vissuta come attività agonistica, declinata nelle sue varie forme, ma c'era anche il cavallo vissuto come compagno di passeggiate, come amico dei bambini, come sostegno per chi ha delle difficoltà psico-fisiche, come irrinunciabile storico compagno di lavoro, ma anche come animale d'affezione, nella sua più genuina accezione. E, da non dimenticare, la presenza di asini, muli, bardotti, pony... e poi tantissime carrozze (quest'anno, per la prima volta, Fieracavalli ha ospitato anche la seconda tappa della Fei World Cup Driving, iniziata ad Hannover, in Germania, il 19 ottobre).
Raccontare tutto quello che il cavallo può rappresentare è veramente impossibile, pensate a che fatica deve essere stato cercare di condensarlo tutto in 4 giorni... Mi ha fatto piacere vedere quanto diverse siano le persone che sono attratte e affascinate dal cavallo e da tutto ciò che gli gira intorno, ma, non posso evitare di dirlo, non vedevo l'ora che i 3.000 cavalli potessero tornarsene a casa e stare un pò tranquilli... ma questo è un evento e va vissuto in quanto tale.

Insomma, anche se i cavalli preferisco vederli e viverli all'aria aperta, contenta di esserci stata anch'io quest'anno a Fieracavalli!

   

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