Dolicomorfi, mesomorfi o brachimorfi?

Se pensiamo ai cavalli ce ne vengono in mente tantissimi, spesso molto diversi fra loro: quelli agilissimi e magrissimi che corrono all'ippodromo, quelli pesanti e possenti che tiravano l'aratro sui nostri libri di storia, quelli "normali" che sono a metà tra le due tipologie estreme che ho ricordato.

In base alla loro struttura corporea, che li rende particolarmente adatti a determinate attività, i cavalli vengono distinti in tre categorie principali: dolicomorfi, mesomorfi, brachimorfi.

Dolicomorfi: caratterizzati da una struttura fisica molto leggera, hanno una grande propensione all'estensione dei movimenti che consente loro di avere una grande attitudine per la velocità. Solitamente di carattere nevrile. Rientrano sicuramente in questa categoria, per fare degli esempi, il Purosangue Inglese e il Purosangue Arabo.

dal sito dell'Ippodromo San Siro di Milano

Mesomorfi: sono la via di mezzo. Caratterizzati da forza e velocità intermedie, sono molto versatili e, in base alla propria attitudine (che, a prescindere dalla struttura fisica, varia sempre da cavallo a cavallo), si adattano bene tanto al lavoro a sella che al tiro. Rientra in questa categoria, ad esempio, una delle razze italiane di maggior successo, il Murgese.

  
dal sito dell'Associazione Regionale del Cavallo Murgese (archivio privato di Serafino Romanazzi)
 
  
Brachimorfi: sono cavalli pesanti, predisposti alla forza più che alla velocità. Hanno forme potenti e massicce. Solitamente di carattere docile. Un esempio è il TPR (cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido) di cui sotto un'immagine.

dal sito di A.S.S.I. 


Comunque, prima che l'uomo intervenisse per creare e definire i vari standard di razza promuovendo incroci tra fattrici e stalloni con determinate caratteristiche ritenute utili e quindi desiderabili anche nella futura prole, i cavalli in natura erano tutti mesomorfi.

 

Commenti

Post più popolari