Nestore - l'ultima corsa. Quel che resta della "poesia" dei cavalli in città

C'è un film del 1994 con Alberto Sordi e diretto da lui stesso che chi ama i cavalli non può proprio perdersi. Sto parlando di Nestore - l'ultima corsa.

Ambientato a Roma, racconta la bellissima storia di collaborazione e amicizia tra Gaetano (Sordi), un anziano vetturino, e Nestore, il cavallo con il quale da anni accompagna i turisti alla scoperta della città eterna.

Come il titolo lascia chiaramente intuire, il tema centrale trattato è quello del distacco. È un film estremamente malinconico, ma vale la pena guardarlo.

Apre tra l'altro la strada a molte riflessioni sul destino dei cavalli a fine carriera e degli stessi vetturini che negli anni passati popolavano molto di più le nostre città e verso i quali, da qualche anno a questa parte, si sono intensificate le critiche soprattutto in merito alle (spesso) pessime condizioni in cui i cavalli sono costretti a lavorare.

Locandina del film_1994
Il personaggio di Alberto Sordi è di una tenerezza disarmante, per non parlare del nipotino, con cui cerca di cambiare il destino suo e del suo adorabile cavallo, ma resta purtroppo il fatto che, nella vita reale, sono pochi quelli come Gaetano. È nel rispetto di quei pochi però che, a mio avviso, andrebbe comunque riconsiderata la presenza dei vetturini nelle nostre città regolamentandone meglio le condizioni di lavoro con l'obiettivo irrinunciabile di garantire il totale rispetto del cavallo non solo finché serve ma anche dopo, quando la sua attività cessa. Il macello non può e non deve essere la soluzione. 

Credo che in ogni cosa ci voglia "solo" molto, moltissimo buon senso.
 

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