Monumento equestre a Ferdinando di Savoia a Torino

A Torino, in Piazza Solferino (dove è stato collocato nel 1877), c'è un monumento equestre che mi ha lasciato letteralmente senza parole. Non ne avevo mai visto uno così.
È dedicato a Ferdinando di Savoia, duca di Genova (Firenze, 1822 – Torino, 1855) nonché padre di Margherita, regina d'Italia dal 1851 al 1926.

Ecco le foto che ho scattato la settimana scorsa:  

Eseguito nel 1866 da Alfonso Balzico (1825 - 1901)
Non è soltanto l'estrema cura per i dettagli della bardatura del cavallo e dell'abbigliamento del cavaliere a lasciare a bocca aperta; ciò che mi ha veramente colpito sono la posizione del cavallo e la drammaticità della sua espressione.

Bellissimo particolare della testa del cavallo


















Sulla targa posta sulla parte frontale del basamento della statua c'è scritto: 
Ferdinando di Savoia - Duca di Genova - Ferito a morte il cavallo nella battaglia di Novara seppe vendicare col valore l'ingiuria della fortuna.



















Il cavallo morente è rappresentato proprio nel momento in cui sta per accasciarsi al suolo; ha il terrore negli occhi, puntati verso il cielo, quasi imploranti. Il cavaliere, invece, ha la mano sinistra chiusa in un pugno, quasi volesse trattenere la testa del suo cavallo che, presto, cadrà al suolo. Il piede destro, ormai già fuori dalla staffa, sta per toccare terra. 

















La statua, che può sembrare un po' fuori equilibrio rispetto a quelle più comuni in cui cavallo e cavaliere sono dritti e fieri, ha invece delle simmetrie molto interessanti. Dal vivo sarebbe più facile notarle.

Trovo che la scena, per quanto mi infonda una certa tristezza, sia molto bella nella sua drammaticità. 
Penso anche che una statua come questa, che nelle intenzioni di chi l'ha commissionata ha certamente come principale obiettivo quello di esaltare l'uomo (in questo caso Ferdinando di Savoia) sia fondamentale perché ci ricorda quanto i cavalli nei secoli si siano sacrificati per noi uomini, generosamente, senza riserve, fino alla fine.
  

Commenti

  1. Per fare questo monumento lo scultore pare abbia fatto abbattere a fucilate dei cavalli destinati al macello......per essere così realistco.

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